lunedì 1 febbraio 2010

La Scuola dei nostri figli è a rischio

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE


Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze


Per sapere - premesso che:


la Costituzione italiana tutela e promuove il diritto universale all’istruzione;

le scuole italiane stanno vivendo una situazione finanziaria di assoluta e perdurante gravità, causata soprattutto dalla drastica riduzione di finanziamenti attuata dall’attuale governo nel corso della XVIesima legislatura;

tale dissesto finanziario è stato aggravato dai recenti provvedimenti presentati dal governo ed approvati dal Parlamento in materia. In particolare:
• dalla Legge numero 133 del 2008 che ha reso obbligatorie anche per un solo giorno di assenza la visite fiscali a carico dell’istituto scolastico;
• dal decreto ministeriale numero 803 del 3 ottobre 2008, che ha ridotto i finanziamenti previsti per l’organizzazione dei corsi di recupero dei debiti formativi a i 58 milioni di euro per l'anno 2009, a fronte dei 288 previsti per l'anno scolastico 2007 – 2008
• dalla Legge numero 133 del 2008, che a fronte di un credito complessivo vantato attualmente dalle scuole di 560 milioni di euro, ha stanziato 200 milioni di euro;
• dalla Legge Finanziaria 2009 che ha ridotto di 50 milioni di euro il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche;


la legge di bilancio 2010 ha infatti ridotto ulteriormente gli stanziamenti dei capitoli destinati alle “competenze dovute al personale delle istituzioni scolastiche, con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo indeterminato e determinato” e al “funzionamento delle istituzioni scolastiche”. Si tratta di stanziamenti che erano stati precedentemente istituiti con la Legge Finanziaria 2007 del Governo Prodi per sostenere l'autonomia scolastica: tali capitoli, presenti in ciascuno dei programmi riguardanti la scuola dell'infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo e di secondo grado, sono stati tagliati per un totale complessivo di 226.838.243 euro, di cui 97.988.043 euro per il funzionamento e 128.850.200 euro per il personale;

con decreti legge e voti di fiducia il Parlamento è stato espropriato dei propri poteri legislativi. Con semplici regolamenti il governo sta infatti procedendo ad un effettivo ridimensionamento della scuola pubblica del nostro paese attraverso:
• il taglio 8 miliardi di euro di finanziamenti complessivi e di 130.000 posti di lavoro fra insegnanti e personale tecnico amministrativo;
• la riduzione degli orari scolastici
• il ridimensionamento dei contenuti e della qualità dei programmi didattici

va inoltre aggiunto che la situazione finanziaria gli istituti scolastici è acutizzata dal fatto che le scuole vantano, nei confronti del Ministero dell'istruzione, università e ricerca, crediti per circa un miliardo di euro. Crediti che sono stati accumulati anno dopo anno ed il cui anticipo ha permesso fino ad ora il corretto svolgimento delle attività didattiche;

l'inadeguatezza delle risorse trasferite dallo Stato (che ricordiamo rappresentano la principale fonte di finanziamento delle istituzioni scolastiche) sta quindi impedendo il regolare funzionamento delle attività didattiche. In particolare l’assunzione ed il conseguente pagamento di stipendi ai docenti supplenti, il pagamento per gli appalti di pulizia e la corretta ed adeguata fornitura di materiale didattico e di consumo;

da quanto emerge dagli organi di stampa e dalle denunce di molti dirigenti didattici in tutta Italia il budget per gli istituti scolastici per le supplenze brevi, elaborato in base ai parametri ministeriali incrementati del 50 per cento (così come previsto dalla la circolare ministeriale numero 3338 del 25 novembre 2008 che ha per oggetto il “Programma annuale delle Istituzioni scolastiche per l'anno 2009”) è stato di circa 323 milioni di euro per l’anno 2008; una cifra ridotta notevolmente rispetto ai 573 milioni di euro del 2007 e ai circa 900 milioni di euro del 2004. Questa situazione sta causando una gravissima condizione di disagio nel corpo dirigente, docente, tecnico ed amministrativo di tutte le Scuole e Istituti italiani in quanto l'assegnazione di risorse per impegni non programmabili a priori non può essere soddisfatta con un budget fisso che non tiene in alcun conto il dato storico sul ricorso alle supplenze, né prevede alcuna forma di compensazione nel caso di eventuale superamento del limite massimo (assegnazione base aumentata del 50 per cento);

il Ministero della pubblica istruzione e ricerca con circolare numero 9537 del 14 dicembre 2009 “Programma annuale 2010”, ed inviata alle Scuole in data 22 dicembre 2009 (ultimo giorno prima delle vacanze natalizie), ha comunicato la riduzione del 25 per cento) per la spesa di appalti per le pulizie e sorveglianza a tutte le scuole di primo e secondo grado, a partire dal 1° gennaio 2010. Il taglio del 25 per cento riguarda anche appalti in corso ed in scadenza tra giugno e dicembre 2010, contratti regolarmente sottoscritti ed attualmente in pieno vigore. Tale riduzione, oltre a comportare l'immediato licenziamento dei lavoratori delle ditte di appalto, si ripercuoterà inevitabilmente sui livelli di pulizia e di igiene degli istituti scolastici, già in gran parte fatiscenti e bisognosi di interventi di ristrutturazione;
i mezzi di informazione riportano, da molte settimane, come le scuole non abbiano più nemmeno i fondi, non solo per pagare le supplenze, ma per comprare il materiale necessario al corretto svolgimento delle attività didattiche: tra cui addirittura cancelleria, banchi, sedie e strumenti vari. In molti casi queste spese sono state anticipate dagli stessi istituti con i contributi volontari versati dai genitori degli alunni che sarebbero invece dovuti servire a migliorare l’offerta formativa (ad esempio per finanziare gite, acquistare libri e mezzi informatici e tecnologici);

tra le forme di protesta portate avanti, in questi giorni in tutta Italia, da genitori, docenti e dirigenti scolastici si deve meritoriamente segnalare l’iniziativa promossa dai presidenti di dodici fra consigli di istituto e di circolo didattico di Siena e provincia: si tratta dei rappresentanti dei genitori di alunni che frequentano scuole materne, elementari e medie che hanno inviato una lettera ai ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dell’Economia e delle Finanze nella quale annunciano (come riportano mezzi di informazione) che “metteranno formalmente in mora il governo ”se non provvederà a erogare soldi necessari per far funzionare le scuole e che adiranno a vie legali per ottenerli”;

la lettera in oggetto segnala inoltre testualmente che la mancanza presenza di risorse per il settore scolastico, operata da parte dello Stato, rischia di tradursi in “un aggravio di contributi richiesti – in diverse forme – alle famiglie, agli studenti, agli Enti Locali, contravvenendo ai principi costituzionali che pongono l’istruzione come diritto universale e generale, e che non deve essere subordinata alle disponibilità economiche dell’utenza”;

va aggiunto che molti comuni in tutta Italia hanno approvato ordini del giorno per criticare le politiche nazionali per la scuola i cui effetti si stanno inevitabilmente ripercuotendo sul diritto all’istruzione e sulla efficacia e la qualità del sistema scolastico soprattutto nei piccoli centri;

va inoltre ricordato, in questo contesto, che le scuole private, negli ultimi anni, hanno visto crescere notevolmente i contributi da parte dello Stato che sono passati dai 332 milioni di euro del 2001 agli oltre 561 milioni di euro del 2008. Senza considerare che nel 2009 vi è stato un ulteriore stanziamento di 120 milioni.


Quali iniziative intenda assumere per assegnare alla scuola italiana le risorse indispensabili per la fruizione del diritto allo studio il cui godimento, sancito dalla Costituzione viene precluso dai tagli, sin qui operati, come denunciato dai docenti, dirigenti, personale tecnico amministrativo, genitori e alunni ed enti locali in tutto il paese;
quali iniziative intenda assumere, in collaborazione con gli enti locali, ed in particolare dei piccoli comuni, per garantire le pari opportunità di fruizione del diritto allo studio in tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alle aree a bassa concentrazione demografica, montane ed a sviluppo rurale;
se, quando e con quali contenuti i Ministeri competenti abbiano risposto alla lettera inviata dai rappresentanti dei consigli di istituto e di circolo didattico di Siena e provincia.


Ceccuzzi


I fatti:


Il 14 dicembre 2009, con la nota Prot n. 0009537 (che trovate in questo blog), della Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio, con oggetto “Indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010” è stata comunicata ad ogni singola scuola la risorsa finanziaria su cui può fare affidamento per redigere il Programma annuale. La nota contiene una serie di innovazioni che come minimo ci lasciano perplessi.
1) Tanto per iniziare, contravvenendo alle regole contabili previste dalle normative attuali, la nota riporta una cifra secca per il finanziamento di ciascun istituto, senza alcuna indicazione dei criteri di determinazione di assegnazione.
2) Tale finanziamento risulta palesemente insufficiente. Tolto il fondo di Istituto e l’importo per le imprese esterne delle pulizie (già “ottimizzato” come spiegato nel punto 3), al nostro Istituto Comprensivo rimane una cifra che non riesce a coprire nemmeno la metà della spesa sostenuta nell’anno passato per le supplenze esterne, le ore eccedenti e il funzionamento della scuola.
3) Dal lato della spesa, la nota impone, per “ottimizzazione del servizio”, un taglio secco di almeno un quarto dell’importo già contrattato con imprese esterne per la pulizia.
4) Da diversi anni al momento dell’iscrizione dei figli a scuola viene chiesto ai genitori un contributo “volontario”, con la motivazione che serve per finanziare l’assicurazione per lo studente e soprattutto per consentire l’ampliamento dell’offerta formativa. Come è facile intuire, l’adesione dei genitori è pressoché totale. In definitiva, sono i genitori che attraverso i loro rappresentanti nel consiglio di istituto approvano il piano dell’offerta formativa annuale. Dal lato delle entrate, la nota “segnala l’opportunità di applicare l’avanzo di amministrazione presunto, nell’entità pari al fondo di cassa al netto dei residui passivi, per far fronte ad eventuali deficienze di competenza”.[…] “I finanziamenti non vincolati dovranno essere impegnati al perfezionamento dell’obbligazione giuridica (per esempio, contratto collettivo integrativo d’istituto, contratti di supplenza breve, contratti di servizio per la pulizia dei locali, eccetera)”. Tradotto in italiano corrente, la nota ci dice di attingere all’avanzo di amministrazione, la cui componente di fondo cassa comprende i contributi volontari, per colmare la carenza di finanziamenti relativi alle spese ordinarie per l’erogazione del servizio scolastico base. Per essere ancora più chiari…il nostro “contributo volontario” servirà a pagare le supplenti, le ore eccedenti e il funzionamento della scuola o meglio ancora è già stato usato a tale scopo.
5) Il ministero esclude dall’avanzo di amministrazione cui attingere la componente dei residui attivi, ovvero i crediti che le scuole vantano nei confronti del ministero per spese già liquidate (prevalentemente per supplenze). Secondo la nota infatti, con espressione oscura, la posta dei residui attivi “va inserita opportunamente tra le Disponibilità da programmare, fino alla loro riscossione”.

Per discutere la preoccupante situazione delle Scuole Italiane e gli effetti della nota ministeriale i genitori delle I.C. Mattioli si sono riuniti in Assemblea Venerdì 29 Gennaio 2010 alle 16.30 nei locali della Scuola elementare F.Tozzi. All’assemblea erano presenti anche docenti, personale ATA e una numerosa rappresentanza del Consiglio di Istituto. L’assemblea ha deciso di formare una Commissione con il compito di monitorare la situazione e di redigere un documento da inviare all’autorità competenti e alla stampa. Su questo blog (http://genitoritozzialfierisiena.blogspot.com/) metteremo via via tutti i documenti che possono servire a comprendere fino in fondo la situazione. Qualsiasi commento, suggerimento, critica sono benvenuti.

I Documenti:





Alcune idee a ruota libera su cui discutere:
1) Fino ad ora è stato lecito usare i fondi NON vincolati tra cui sicuramente i 25 (diciamo 17 euro senza l'assicurazione!) dei genitori, gli avanzi di Polisportozzi e penso anche altri sui quali stiamo indagando per il funzionamento di base della scuola e per le supplenze...proprio perchè non vincolati. Abbiamo intenzione di discutere l'opportunità di individuare nel Consiglio di Istituto dei CRITERI di spesa...pensiamo che sia possibile destinare i fondi non vincolati di noi genitori a particolari attività (solo didattiche!).
2) Un amministrazione pubblica può invitare a non spendere più di tanto ma...chi paga se l'amministrazione locale non ce la fa? Non può dichiarare in una nota ministeriale che "niente più può essere chiesto"
3) link di interesse:
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100131003147
http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com/
http://www.vareseperlascuolapubblica.com/

martedì 19 maggio 2009

Crollo nella mensa scolastica

Comune di Siena: Agibilità dei locali della Tozzi


La Nazione del 19 Maggio 2009

venerdì 16 gennaio 2009

martedì 11 novembre 2008

Giunta del 10 Ottobre: REVOCATA LA CONCESSIONE DEI LOCALI ALL'ARCI

Per informazione: ieri lunedì 10 la Giunta Comunale ha deliberato con atto nr. 350 la revoca dell’assegnazione dei locali al circolo ARCI XXV Aprile.

Secondo quanto appreso al circolo rientreranno le spese sostenute ed i locali saranno comunque destinati all’uso di cui alla ormai nota delibera dell’anno 2002, ove gli stessi venivano creati per fini ricreativi ecc…. Può darsi che per la gestione degli stessi venga indetta una regolare gara ove tutte le parti interessate avranno modo di partecipare: presumibilmente il Circolo ARCI (ovviamente interessato), così come qualsiasi altra entità che lo voglia.

Per questo adesso tocca alla scuola… non per fare critica su quanto fatto (sia ben chiaro...) ma semplicemente perché ora tocca esclusivamente e squisitamente ad essa. Adesso le singole anime dei genitori costituitisi in comitato non possono certamente sostituirsi alla scuola ed al suo dirigente. E’ mio unico intento dire che, a prescindere da differenti vedute circa tempi, modi e maniere, sarebbe adesso il momento di compattare il consiglio d’istituto affinché non si perda il treno.
Se tutto quanto è stato fatto per vedere quei locali in uso alla scuola, adesso essa ha la possibilità di ‘riprenderseli’ anche se non li ha mai avuti prima, perchè fino ieri sembravano irrimediabilmente assegnati ad altri.
Non sarà facile ma perché non provarci? La destinazione sarà comunque quella di un centro civico ove far sorgere un centro ricreativo culturale ?… e allora perché non proporsi? a maggior ragione se la gestione di esso dovesse essere assegnata ad una figura diversa dal comune e dalla circoscrizione.

Penso, come in origine, a “Matitozzi”…
Penso alla sede di un laboratorio permanente di attività extrascolastiche per i bambini del quartiere (quelle già in atto) e magari già in prima mattina alla sede ove lasciare, sotto lo sguardo delle educatrici della cooperativa, i bambini che arrivano fin dalle 7,30, anziché l’ameno corridoio cui sono naturalmente destinati da anni.
Penso, in quest’ottica, magari alla nascita di un centro culturale…. (che ne so? “Ambien..TOZZI”, vi piace?), un ambiente che offra una palestra di attività utili alla crescita, alla formazione ed all’esistenza dei bambini e delle famiglie abitanti nei quartieri che insistono sulla scuola o più in generale, a prescindere da dove provengono.
Penso a questo e ad altro... sempre e soltanto per i bambini e chi ha ulteriori spunti si faccia avanti.

Federico

P.S.: I rappresentanti di classe, cui ho scritto per conoscenza affinché fossero giustamente e doverosamente informati, sono quelli del precedente anno scolastico e qualora siano stati oggi avvicendati, girino gentilmente il messaggio ai loro successori.
Ciao a tutti e grazie.



venerdì 10 ottobre 2008

...GLI ARTICOLI SUI GIORNALI

GENITORI TOZZI ALFIERI SIENA

Giornale on line "Il Cittadino on line"
notizia del 21 Ottobre

Riportiamo quanto pubblicato sul quotidiano on line "Il Cittadino on line":

"...Arci alla Tozzi, una interrogazione urgente per sottolineare "le incongruenze"
SIENA. Una interrogazione urgente è stata presentata questa mattina (21 ottobre) prima dell'apertura della seduta del Consiglio comunale, dai consiglieri Agostino Milani e Massimo Bandini (PdL).

Il tema è quello già affrontato dagli stessi consiglieri e che deve ancora essere dipanato: il trasferimento del circolo Arci nell'edificio della scuola elementare "F. Tozzi".
Nelle premesse, i due consiglieri ricordano che il Consiglio comunale del 26 novembre 2002 aveva approvato "la realizzazione di un centro civico, sociale e ricreativo localizzato nella scuola “Federico Tozzi”". L'approvazione non era stata unanime: ben 6 consiglieri si erano pronunciati contro questa decisione e tra questi c'era l'attuale assessore Pierpaolo Fiorenzani. Sempre in quella seduta si era detto - intervento dell'allora capogruppo dei Ds Fabio Lapisti - che "il Centro Civico sarà gestito dal Comune o dalla Circoscrizione. Questo è l’impegno che mi sento di prendere. Ma non lo prendo io, lo prende l’Amministrazione Comunale".
La delibera allora approvata contempla anche "che in virtù della presente approvazione, ai sensi della L.1/78 art.1 comma 4, la realizzazione dei lavori pubblici, di cui al progetto, anche se non conforme alle specifiche destinazioni di piano, non comporta varianti allo strumento urbanistico".
Tre anni dopo quella riunione di Consiglio, una nuova delibera - datata 14 decembre 2005 - "cede in locazione al circolo ARCI 25 aprile i locali di proprietà comunale posti al piano terra del Centro Civico…di circa 149 mq…" e stabilisce un canone di locazione "in annue €. 480,00, da corrispondersi i rate (mensili) anticipate di euro 40,00".

Milani e Bandini, viste le incongruità di questa vicenda, hanno deciso di chiedere al sindaco "I motivi per i quali sono stati disattesi gli impegni assunti nell’anno 2002 dall’allora capogruppo DS per conto di tutta l’Amministrazione Comunale in merito alla gestione del Centro Civico".
Un circolo Arci può forse essere paragonato o equiparato ad un Centro civico? chiedono ancora i due consiglieri.
Altra questione, di carattere economico, riguarda la incongruità - o meglio la gestione "imprenditoriale" della cosa pubblica. E' congruo che, "a fronte di 200.000 euro spesi per la ristrutturazione dei locali" si stabilisca "un canone mensile di 40,00 euro per 149 mq e l’uso del giardino esterno"? Pur tenendo in debito conto, precisa l'interrogazione "che il predetto circolo ARCI assume l’onere della pulizia dei locali e del giardino".
Infine, un aspetto meramente tecnico: il sindaco era a conoscenza che "la delibera di G.C. n.572 del 6.11.02 e la delibera di C.C. n.271 del 26.11.02, fanno entrambe riferimento, per quanto riguarda gli aspetti urbanistici, all’art.1, comma 4 della L.1/71 e che tale articolo era stato abrogato dall’art.58 del DPR 327/01, le cui disposizioni entravano in vigore a decorrere dal 1 gennaio del 2001"?
Il sindaco Cenni, considerati questi aspetti, prenderà in considerazione la possibilità di una verifica della legittimità delle determinazioni assunte?..."



"Corriere di Siena" del 18 Ottobre


"La Nazione" del 20 Settembre


"Corriere di Siena"


"Corriere di Siena" del 3 Ottobre

"La Nazione" del 4 Ottobre


Altri articoli di Nazione e Corriere




RIFLESSIONE PER SORRIDERE

GENITORI TOZZI ALFIERI SIENA
9 ottobre 2008

Ormai il Circolo XXV Aprile ha messo i piedi dentro i locali della scuola… buon per lui… ed i suoi soci stanno mettendo in piedi la prima delle attività rivolte al quartiere.

Con tutto il rispetto per ciò che ormai è nella tradizione del Petriccio, ma in considerazione a quanto è accaduto ed all’importanza che diamo a quei locali per lo sviluppo della formazione degli alunni, fa sorridere vedere sulla vetrata accanto all’ingresso della scuola elementare un manifesto che propaganda la prossima Corsa dei CIUCHI…… come stona !!!
SIGH !! Tutto il nostro operato e quello della scuola, affinchè nel quartiere di ciuchi (di Lucignola memoria) non ve ne fossero ed invece, come arriva il circolo ecco che si vedono addirittura competere per la vittoria.

Ovviamente si scherza. Che nessuno s’offenda, si fa per sdrammatizzare, anzi:
benvenuti siano i ciuchini… e magari impareranno anche a giocare a tresette.

SPUNTO PER UNA RIFLESSIONE

GENITORI TOZZI ALFIERI SIENA
9 ottobre 2008

Nella lettera che il sindaco di Siena ha inviato al Dirigente Scolastico lo scorso 9 luglio si legge che nei locali adiacenti all’ingresso della scuola elementare

“…è prevista la realizzazione di un centro ricreativo finalizzato a favorire lo sviluppo di forme di aggregazione, nell’ambito di un programma di riqualificazione del quartiere del Petriccio, cosi come stabilito dalla deliberazione consiliare nr. 371 del 26.11.2002. In considerazione dell’interesse manifestato all’uso di tali spazi da parte del Circolo ARCI XXV aprile, attualmente ubicato nei locali posti in via G. da Siena, questa Amministrazione, con proprio atto del 14.12.2005, ha deliberato la cessione in uso al Circolo stesso dei nuovi ambienti”.

Cosa pensate in merito al fatto che nel 2002 venisse prevista la realizzazione di un centro ricreativo e che tre anni dopo, nel 2005, ‘visto l’interesse manifestato’ da parte del circolo XXV aprile, l’Amministrazione comunale gliene concedesse l’uso?

Sarebbe stato corretto informare anche tutte le altre realtà presenti nel quartiere, le cui attività intese come “forme di aggregazione, nell’ambito di un programma di riqualificazione del quartiere Petriccio” della possibilità di avere in uso i locali di prossima realizzazione?

Sarebbe stato corretto considerare l’Istituto scolastico come una delle realtà di cui sopra, se non la principale, in considerazione del fatto che al suo interno in orario scolastico e, non dimentichiamolo, in orario extrascolastico, vengono avviate molteplici iniziative destinate ai bambini del quartiere e talvolta ai loro genitori e familiari?

Sarebbe stato corretto che il Presidente della Circoscrizione 1 di Siena o meglio ancora il suo Vice Presidente che essendo anche socio, nonché Presidente del Circolo XXV Aprile doveva essere ben a conoscenza dei progetti di trasloco, informare (se non addirittura consultare) le famiglie dei quartieri che amministra, in modo particolare quelle i cui figli popolano la scuola ove avrebbe trovato nuova sede il “suo” circolo… magari informando l’unico Organo collegiale ove esse sono rappresentate, che è il Consiglio d’Istituto dell’Istituto P.A. Mattioli ?

Attendiamo di conoscere il vostro pensiero in merito.